“Estraggo a sorte” è l’ultimo singolo del rapper Ser, un giovane ragazzo toscano da sempre interessato al rap e alla cultura hip hop. Di lui, della sua storia, dei suoi collaboratori e dei suoi ultimi progetti e brani vi abbiamo parlato in questo articolo.
Ser, all’anagrafe Marco Di Lauro, si è avvicinato al mondo delle rime sin da giovanissimo e già a 16 anni ha iniziato a raccogliere i suoi pensieri e i suoi sfoghi in rima. Con il passare del tempo ha continuato ad apprendere dai migliori migliorando la sua tecnica di scrittura, le sue abilità al microfono e circondandosi di persone fidate che lo hanno aiutato nella produzione e pubblicazione dei suoi primi brani.
“Estraggo a sorte”, che potete ascoltare sia su Spotify che su YouTube dove è presente anche in versione lyrics e in audio 8D, è il suo ultimo lavoro e, senza nulla togliere ai precedenti, il più completo nel contenuto e nello stile.
Estraggo a sorte: rime, flow e tematiche old school contrapposte a sonorità moderne
Auguriamo al giovane talento toscano, la cui passione per le rime, il rap e la cultura hip hop è evidente già al primo ascolto, che “Estraggo a sorte” possa essere un brano chiave per la sua carriera. Le potenzialità del ragazzo e del brano sono certamente notevoli, ma non è così semplice riuscire a farsi conoscere in un ambiente sempre più influenzato dai suoi sottogeneri. Primo tra tutti la trap, sempre più apprezzata soprattutto dal pubblico giovane e sempre più punto centrale di un mercato molto cambiato negli ultimi anni.
Nel corso della sua vita, Ser è stato influenzato da molti artisti che oggi etichetteremo come “Old school”. Come si nota da “Estraggo a sorte”, Ser porta sul beat i principi che lo hanno fatto innamorare di questo genere musicale: contenuti personali e sociali non banali e non necessariamente facili da recepire al primo ascolto dall’ascoltatore “medio”, versi rigorosamente in rima, ricchi di incastri e legati da un flow che, già da ora, è superiore a quello di tanti rapper, o presunti tali, che hanno raccolto maggiore successo.
Le prime due strofe del testo sono molto personali ed è quasi come se il rapper le usasse per descriversi e presentarsi. Descrive diversi stati d’animo, pensieri e situazioni, alcuni dei quali in un’ottica non particolarmente felice ed ottimista ma sicuramente personale e sincera. Alla fine delle due si dedica alla descrizione del suo approccio nel momento in cui scrive un testo ricorrendo a due aggettivi tra loro contrapposti: scientifico e biblico.
Nella terza ed ultima strofa l’elemento centrale non è più lui, ma il paese e la società nella quale tutti noi viviamo evidenziando in modo particolare gli aspetti negativi di essa. Anche in questo caso le immagini che descrive non sono rose e fiori ma, a maggior ragione questa volta, sono molto affini alla realtà in cui viviamo e che caratterizza il nostro paese.
Il talento nella scrittura di un vero testo rap è innegabile, così come il grande lavoro fatto dal producer Nicola Trapassi, Elena Cirillo ed il resto dello staff di Ser. All’approccio old school che caratterizza il testo si contrappone una base molto moderna arricchita, in alcuni frangenti, dalle melodie del piano suonato da Elena Cirillo. Quindi no, se state pensando “Sarà un pezzo old school dalle sonorità vecchie” vi state sbagliando alla grande, di seguito trovate il video del brano con il testo, basterà a farvelo apprezzare.
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