Karlheinz, musicista da conoscere

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Karlheinz è il nome d’arte di un musicista originale, che segue un percorso musicale complesso e rivolto al futuro. Proviamo a conoscerlo meglio.

 

Karlheinz, nome e logo

Karlheinz è appunto il nome d’arte con cui è conosciuto, cosa assai diffusa tra attori e musicisti, regolarmente registrato alla SIAE. L’artista ha scelto tale nome come omaggio a Karlheinz Stockhausen, compositore tedesco nato nel 1928 e morto agli inizi degli anni 2000. Al suo omonimo tedesco lo accomuna la passione per la ricerca e lo studio del suono. Altrettanto particolare è il logo scelto dall’artista. Si tratta di un fiore viola con cinque petali, racchiuso in un esagono regolare. Al centro del fiore c’è un piccolo cerchio bianco. L’esagono, il numero di petali del fiore, il colore e le varie geometrie interne al logo rimandano ad antichi significati mitologici e biblici che stanno ad indicare gli elementi più significativi della vita e della creazione.

 

Il percorso artistico

Karlheinz si pone nell’ambito del genere musicale noto come “techno”, ossia quella musica in cui una delle principali peculiarità è l’uso di strumenti tecnologici. Ma questo artista ama studiare, sperimentare ed utilizzare varie modalità.  Kalheinz si affida alla propria curiosità, alle proprie conoscenze ed all’istinto. Ama miscelare sonorità e ritmi. Nella sua produzione si possono ritrovare richiami asiatici ed africani, ritmi del jazz, del blues e persino di musica classica. Con maggiore precisione, la sua è una musica techno fusion. Le sue uscite sono numerose, e vanta diverse collaborazioni con etichette assai prestigiose.

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La produzione di Karlheinz

Il suo primo EP, dal titolo EP1, è uscito con TrackPark, etichetta della divisione Proceed Records. I suoi ritmi stupiscono e coinvolgono, ed infatti Karlheinz ottiene sin da subito ottimi piazzamenti nelle classifiche di riferimento. Si pone con oltre dieci tracce nella TOP10. Collabora inoltre con artisti e DJ di grande prestigio in tutto il mondo. Da ricordare, in particolare, la collaborazione con Haldo DJ. Insieme a lui, Karheinz ha fondato HAKA Project, un concept di sette tracce che di recente ha visto l’uscita di un EP intitolato Shams, per la prestigiosa label Cafe de Anatolia. Va ricordata anche la sua collaborazione con l’etichetta Natura Viva.

 

Le raccolte

Le sue varie produzioni sono state inserite in molte raccolte. Tra queste, è d’obbligo ricordare Deep Formentera, Cotê d’Azur (Buddha Bar), CLAPS Records, STPH – Stereophonic e Love Vibration Nation & R3UK (etichetta con nomination al Grammy Award), MODA – Ministry of Dance Arabic.

 

Presente e futuro

La voglia di sperimentare di Karlheinz non si limita alla composizione musicale. Nel 2022, dopo un impegnativo lavoro durato oltre un anno, l’artista progetta e realizza il LICHT, un nuovo strumento musicale. Si tratta di uno strumento che prende informazioni dalla luce, e lavora con sofisticati sensori laser ed un software specifico. In pratica, permette di fare musica partendo dalla luce. Il tutto, ispirandosi a colori e geometrie del logo. L’artista ha inizialmente deciso di utilizzare lo strumento solo per le proprie performances, senza commercializzarlo. Oltre che sul suo sito, è possibile seguire Karlheinz sia su instagram sia su you tube. 

 

 

 

 

 

 

Picciotto, musicista di talento

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Nell’universo musicale molti artisti ottengono qualche rapido successo, ma poi altrettanto rapidamente cadono nell’oblio. Picciotto, al contrario, si trova da diversi anni sulla cresta dell’onda. È dunque un personaggio da conoscere meglio.

Picciotto e la sua produzione

Picciotto nasce in Sicilia nel1982, ed inizia a collaborare precocemente con diversi artisti e musicisti, tra cui DJ Jad. I primi brani in dialetto siciliano escono nel 2012; tra questi vanno ricordati “Step” e “Mica Fazzu a’Finta”. La sua produzione registra una notevole continuità. Il singolo “Sotto Casa Mia” è infatti del 2016, ed il relativo video ottiene immediatamente un record di visualizzazioni: oltre 135.000. Diversi media nazionali, tra cui Rai e Mediaset, gli dedicano la loro attenzione. Dello stesso anno è l’album “Picciotto”. “MI Siddia”, che unisce rap e comicità, è dell’anno successivo. Nel 2018 esce “Rap”. Nei successivi anni, Picciotto continua a pubblicare ed a dedicarsi al suo pubblico con vari live tra Calabria e Sicilia.

Una musica impegnata

Il rap è un genere musicale fortemente sincopato, ove il monologo prevale sul canto. Picciotto non si smentisce. Tramite la sua musica, l’artista si occupa sin dall’inizio di tematiche a carattere sociale. Nella sua produzione riveste grande importanza il tema dell’amianto e delle conseguenze sulla salute di chi ci lavora. A questi aspetti è dedicato “Sotto Casa Mia” che vuole essere una forte denuncia dell’inquinamento da amianto sull’ambiente e sulla salute, prendendo spunto da Biancavilla, il paese in cui il rapper vive e da cui deriva il nome del disco.

Contro i tumori

Le problematiche causate dall’amianto riguardano però molte altre zone d’Italia, anche del nord. Picciotto pone la propria musica come ideale collante al fine di favorire la sensibilizzazione al problema su scala nazionale. Ma la sua lotta contro i tumori non si ferma qui. Nel settembre us, ad Alessandria, il rapper ha partecipato con Antonella Clerici ad un evento che ha riscosso grande risonanza. Il musical ha visto la partecipazione del “Fuck Cancer Choir”, un coro formato da pazienti oncologici che grazie alla musica lottano contro il cancro. La musica ed il canto divengono strumento di sensibilizzazione e di rinascita. I fondi raccolti grazie allo spettacolo contribuiranno a sostenere la ricerca scientifica contro il mesotelioma ed il melanoma.

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Picciotto e la politica

La musica rap riconosce costantemente un impegno anche di tipo politico. Poco prima delle recenti elezioni politiche, Picciotto pubblica brano e videoclip dal titolo “Precario dello Stato”, al cui centro vi sono le note vicende legate al superbonus edilizio del 110%. Il suo intento è quello di sollecitare la politica a porre maggiore attenzione alle difficoltà di migliaia di aziende, alle prese con i complicati meccanismi della cessione dei crediti fiscali. Il video riscuote in pochissimo tempo migliaia di visualizzazioni. Va ricordato altresì l’ultimo estratto dal suo disco “Don Picciotto”, che mira a ricordare la responsabilità di chi guida: se chi ha potere decisionale prende le decisioni sbagliate, ci rimette l’intera collettività.

Una curiosità per concludere

È noto che i cantanti hanno quasi sempre un nome d’arte. Picciotto si pone in questa linea, vedendosi attribuito tale nome dai colleghi con cui ha iniziato a collaborare. Ma è anche un omaggio alle sue origini: nel dialetto siciliano, infatti, picciotto significa “ragazzo”. E di strada questo ragazzo ne sta facendo veramente tanta.

 

 

 

Bianca Atzei si commuove durante la performance

Bianca Atzei tra i Big al Festival di Sanremo ha cantanto ieri per la seconda volta la sua canzone “Ora esisti solo tu”.

Dopo essere stata a rischio eliminazione è stata ripescata nella serata di giovedì. La canzone è stata scritta per lei da Kekko Silvestre, front man dei Modà. Ha più volte detto che si parla di un brano autobiografico che racconta di un amore genuino e autentico nato dopo un amore malato pieno di delusioni, un amore da cancellare.

Il nuovo amore di cui parla è Max Biaggi con cui sta vivendo una storia da circa due anni. Durante l’esibizione di venerdì, Bianca ha un momento di forte commozione dove non riesce più a trattenere le lacrime e la voce si rompe mentre cerca pian piano di recuperare. Il suo sguardo è volto verso Biaggi che la guarda dalla platea e la saluta a fine performance. Poco dopo arriva anche su Instagram una foto in cui viene immortalato un momento della sua performance dove lei scrive: “L’emozione più grande della mia vita. Grazie di cuore a tutti comunque vada, io ho dato tutta me stessa.