Con il termine saldatore si fa riferimento ad una figura lavorativa la quale ha per l’appunto il compito di “saldare” una serie di componenti e materiali (ferro, legno e così via). Può sembrare una mansione molto semplice, ma in realtà dietro c’è un grande lavoro che comprende le seguenti procedure: disegno, lettura degli impianti elettrici ed esecuzione/fissaggio.
Ma quanto guadagna un saldatore?
Per svolgere tale professione bisogna in primo luogo seguire un corso, il quale vi offrirà tutte le competenze base del settore. Per gli apprendisti, la paga oscilla sulle 600/700 euro non di più, poiché l’esperienza è minima. Nel momento in cui si passa ad un livello avanzato e si viene assunti a tempo indeterminato, lo stipendio ammonta (di media) a 1400 euro mensili e a 18.000 euro annuali.
Le variazioni di retribuzione si basano anche dal tipo di azienda in cui si viene assunti (piccola, media o rinomata). Lavorare come saldatore richiede impegno, determinazione e professionalità, attraverso lo studio approfondito del disegno meccanico e di tutti i processi annessi. Senza contare l’aspetto dell’igiene, il quale è fondamentale per la creazione di manufatti di qualità.
Anche se gran parte della manodopera sia stata rimpiazzata dai macchinari a causa della modernità, esistono tuttora numerosissime aziende che necessitano della figura del saldatore.